mercoledì 19 dicembre 2007

La "Sottile" linea rossa...

Nel marzo del 1993 Giuliano Amato, reduce dalla guida di un governo caduto sotto i colpi dagli avvisi di garanzia, pronunciò queste esatte parole: «Mi ritiro dalla politica. Non farò come certi che vorrebbero essere protagonisti del vecchio, del nuovo e del nuovissimo. Per cambiare dobbiamo trovare nuovi politici. Solo i mandarini vogliono restare sempre e io sono in Parlamento ormai da dieci anni».
Nel dicembre del 2007 ribatte:" Se questo provvedimento non passa, io ne prendo atto. Ma insieme col decreto me ne vado io". Siamo in trepidante attesa.

giovedì 6 dicembre 2007

Il rosso e il nero

Indubbiamente gli anni '70 hanno lasciato tracce pesanti nella recente storia di questo travagliato paese. Con colpevole ritardo, di questo mi scuso, vorrei segnalarvi un bellissimo articolo apparso ieri su "Libero" a firma Marcello Veneziani, dal titolo: "Sofri, Freda e la sua musa". Era tempo che Veneziani non scriveva un articolo fortemente provocatorio come questo. Provocatorio ma condivisibile. Viene ora spontaneo, una volta letto il pezzo, chiedersi perchè l'uno, il rosso, sia considerato "un santo", onorato, intervistato, incensato, amato e se permettete giustificato, mentre l'altro, il nero, odiato, insultato, emarginato. Avete mai letto saggi di Freda? Culturalmente sono superiori. Superiori in modo imbarazzante. Poi, ovviamente, non per questo obbligatoriamente condivisibili. Così va in Italia. Le pene possono essere identiche ma non il giudizio sul condannato. Questo è uno dei pochi casi dove chi viene da destra non ha la precedenza...

martedì 4 dicembre 2007

Il re è nudo!

Il povero Azouz è stato arrestato. Accidenti che dispiacere. Il mercante di morte, lo era già prima della strage di Erba, balzato ai disonori delle cronache dopo il terribile fatto di sangue, è finalmente nudo. Moralmente nudo. Non avevo dubbio alcuno che fosse "un essere" figlio dei nostri tempi. Cinico a tal punto da travestirsi da star "de quarta". Bene ha fatto il povero suocero, ad allontanarsi definitivamente da questo orrore. Ha perso la figlia, ha perso un nipote, ma non la dignità. Per concludere, una chicca che vi lascio come piccola riflessione.
Da una intercettazione riportata dal quotidiano "La Provincia" di Como: "Mi hanno proposto di lavorare in cambio di sesso (...) Questi sono i mesi più belli della mia vita". Buttate via la chiave.