venerdì 26 settembre 2008

Nostalgia canaglia

Oggi, i simpatici compagnucci de "L'Unità" hanno pubblicato una nota, questa, in prima pagina, destinata al portiere del Milan Cristian Abbiati che ha avuto il coraggio di dire quello che altri (più pusillanimi) avrebbero dovuto sostenere in sede politica. Un distinguo serio e coraggioso di un periodo storico denso di luci per il paese e non solo ombre come vorrebbero i Tranfaglia, i Colombo e i fazenderos della causa rossa. Saludos Cristian...No pasaran..

giovedì 11 settembre 2008

Per non dimenticare

Per un giorno almeno siamo stati tutti americani. Era l'11 settembre del 2001. A sette anni da quella data, i nostri media hanno già deciso il colpo di spugna, perchè quei 5.000 morti non fanno più notizia. A me, invece, il terrorismo ripugna. Quello islamico di più. Per questo motivo voglio ringraziare Giuseppe De Bellis che, scrivendo oggi questo articolo, ci ha riportati tutti alla realtà. Non desidero partecipare all'omicidio della memoria!

lunedì 8 settembre 2008

Io sto con Alemanno

L'Italia è una nazione meravigliosa. E' sufficiente un distinguo, peraltro tutt'altro che illogico, per scatenare un putiferio. Mi riferisco alle polemiche su alcune considerazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno sul fascismo e le leggi razziali. Considerare le "leggi razziali" come un errore clamoroso è ormai una ovvietà. Paragonare le stesse a tutto il percorso storico del ventennio è un altro, ulteriore, errore. Storicamente, noi italiani, non siamo mai stati antisemiti e il fascismo non è mai stato il male assoluto. Le leggi razziali, di converso, rappresentano la fine politica e culturale di quel movimento. Un dono fatto al nazismo con drammatica superficialità. Irreparabile. Il fascismo, però, è stato molto altro. Non riconoscerlo equivale a sostenere le tesi false che per 50 anni ci sono state propinate dalla nostra malandata scuola. Tutte le ideologie autoritarie sono state superate e giudicate dalla storia. A sinistra, però, riguardo agli orrori comunisti, si tende ad un giudizio assolutario. Se questa è la lezione che i Tranfaglia di turno vogliono appiopparci, risponderemo (provocatoriamente) con un "ME NE FREGO"!

venerdì 5 settembre 2008

La differenza

Ci sono voluti 34 anni per veder riconosciuto un risarcimento danni (morali e esistenziali) di 350 mila euro ai famigliari di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, massacrati dalle Brigate Rosse nel 1974 a Padova nella sede del Msi di via Zabarella. Questo il commento di Piero Mazzola, figlio di Giuseppe, dopo la sentenza: "Era un atto dovuto, farò di tutto per recuperare la somma che ci spetta, ma nessun centesimo verrà trattenuto dalla mia famiglia. Sarà devoluto tutto in beneficienza". Chapeau.

martedì 2 settembre 2008

I primi cento passi

E’ comune sentire identificare i primi cento giorni dell’operato di un governo come i più importanti. Il Consiglio dei Ministri presenta, oltre alla manovra finanziaria, i primi provvedimenti “strutturali” unanimemente considerati la cartina al tornasole di un’azione politica che, si spera per il Paese, coprirà l’intera legislatura.
In campagna elettorale i temi forti proposti dal PdL (e dai suoi alleati) sono stati sostanzialmente legati all’economia, alla sicurezza, al piano casa, all’emergenza rifiuti e alla volontà di riconsiderare la pubblica amministrazione come un valore aggiunto e di sviluppo per “l’azienda Italia”.
In parole povere, lotta ai fannulloni (come li ha chiamati il ministro Brunetta) e conseguente incentivazione economica e di carriera per chi, con senso del dovere, opera a favore del cittadino/cliente. Dal governo di centro-destra i cittadini si aspettano (giustamente) risposte serie e concrete. Le prime, sono arrivate in tempi strettissimi, spiazzando anche i più ottimisti sostenitori del premier Silvio Berlusconi.
Fra poco riapriranno le scuole. Ci sentiamo in dovere, quindi, di dare al governo i primi voti.
Non esiste cittadino italiano, minimamente senziente, che non consideri Napoli una delle più belle città d’Italia. L’immagine desolante che ne è scaturita in tutto il mondo durante l’emergenza rifiuti ci ha colpito e imbarazzato. Dalla prima riunione del consiglio dei ministri (21 maggio 2008), a quella che annunciava la fine dell’emergenza (18 luglio 2008) sono trascorsi poco meno di 2 mesi. Un successo politico e di coordinamento territoriale che ha visto fra i protagonisti il sottosegretario Bertolaso e il generale Giannini. Ho qualche sospetto sul perché l’amministrazione cittadina napoletana e il governo regionale campano non siano mai stati in grado di far fronte a questo scempio. Non è intendimento di chi scrive, però, polemizzare. Certo è che la nuova politica voluta dal premier con nuove misure di smaltimento e la messa in funzione del termovalorizzatore di Acerra ha prodotto risultati. Voto: 9
Il nodo economico di ogni paese è la riduzione del deficit senza aumentare le tasse. Unica politica attuabile è contenere la spesa pubblica. Qui, però ci scontriamo anche con fattori aleatori di economia mondiale e congiuntura sfavorevole. Energia nucleare, fondi per il sud, piano casa, investimenti e ricerca; c’è la volontà di favorire il rilancio della competitività del paese. Partiamo con una manovra di poco inferiore ai 35 miliardi di euro. Gli obiettivi non sono più a lungo ma a medio termine. Il voto è un 7. Per il momento, sulle intenzioni.
L’esigenza sicurezza è certamente il tema più sentito dai cittadini. In modo indiscutibile il centro-destra è stato premiato alle ultime elezioni proprio per l’attenzione rivolta a questo tema. L’ultimo caso dei due turisti olandesi aggrediti a Roma ha riportato con forza al centro del dibattito politico questo controverso problema. Cosa sta facendo il governo? Per cominciare ha facilitato le espulsioni, modificando i Cpt in Cie (Centri di identificazione e espulsione). Sembra una sfumatura, ma non lo è. Per chi delinque da clandestino, le pene sono aumentate di un terzo, è quindi riconosciuta l’aggravante per clandestinità. Sono aumentati i reati senza la sospensione del carcere. Confermata, inoltre, la linea di “certezza della pena” voluta in campagna elettorale. Oltre ciò, viene rilevata la necessità di precedenza per i reati più gravi (mafia, terrorismo, pirateria stradale e morti bianchi). Sulle morti bianche, dal governo ci attendiamo molto di più. Le morti sul lavoro sono uno scempio che una nazione moderna non deve permettersi. Voto: 6,5
Il piano casa è un obiettivo centrale del governo Berlusconi. L’importanza per molti giovani cittadini, e non solo, della certezza abitativa ha spinto la maggioranza ad articolare un “Piano Casa Nazionale” con uno stanziamento immediato di 800 milioni di euro, che cresceranno progressivamente con investimenti da parte di privati e l’utilizzo di strumenti incentivi urbanistici (con grande attenzione alle operazioni di project financing). Si è parlato molto in questi mesi di “sussidiarietà”. Il governo ha l’occasione di mettere davvero le esigenze della persona al centro della vita politica. I destinatari del piano sono le famiglie a basso reddito, le giovani coppie, gli anziani in condizioni economiche disagiate, gli studenti fuori sede e anche gli immigrati regolari a basso reddito con 10 anni di residenza in Italia e 5 nella regione. Voto: 7
Scompare dopo oltre 15 anni una delle tasse indubbiamente più odiose. L’Ici. Una tassa che colpiva la proprietà in modo ingiusto. Resta però un nodo gordiano da sciogliere: i comuni sfruttavano l’Ici per sostenere i servizi alla cittadinanza. Mancando questo tipo di entrata resta la difficoltà di operatività gestionale da parte delle amministrazioni locali. Il ministro Tremonti ha quantificato quest’operazione in 7,5 miliardi di euro per i prossimi 3 anni da coprire con la finanziaria. Partendo dal dato Istat che evidenzia come solo 3 comuni su 106 riescono a mantenersi da soli, qualche perplessità sull’abolizione dell’Ici (senza, magari, una tassa sostitutiva che favorisca la stessa copertura finanziaria) resta, pur considerando positiva la cancellazione di una tassa ingiusta. Voto: 6
La vera novità è stato il ciclone Brunetta. Considerare la pubblica amministrazione al servizio dei cittadini è un’ovvietà. Erogare servizi e prodotti per soddisfare le esigenze della comunità e delle imprese sono la sua vera e unica missione. La guerra ai fannulloni ( e ai sindacati che li hanno difesi in modo corporativo) è stata una vera e propria rivoluzione copernicana. Nel nostro paese, è risaputo, le cose più naturali sono sempre le più complicate. Competitività, efficienza, produttività sono le parole d’ordine volute dal ministro Per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Ora ci sono le premesse per dare ai cittadini i servizi che desiderano, ai lavoratori seri e capaci della PA le legittime gratificazioni e anche lo spazio per colpire i fannulloni. Come dicevo, nella sua ovvietà un qualcosa di straordinario. Voto: 8 per il clamore, da portare a 10 se il servizio “Reti Amiche” arriverà ai risultati promessi.
Un applauso anche al ministro Gelmini per come sta affrontando la riforma della scuola e delle università. Aspetto, per un giudizio più articolato, l’inizio dell’anno scolastico e l’atteggiamento dei sindacati di categoria.Infine, attendo un grande regalo. Spero si definisca, una volta per tutte, la questione Alitalia. La politica “del fare” ha portato alla proposta di un nuovo assetto. Tutti gli esuberi di personale dovrebbero essere riassorbiti. Così, almeno, ha confermato il ministro Sacconi. Penso, però, a tutti quei lavoratori con contratti atipici che non possono sfruttare gli ammortizzatori sociali o ai lavoratori “stagionali”. Dietro queste persone, uomini e donne, ci sono famiglie e figli. Che il governo non li dimentichi. Sarebbe imperdonabile.