martedì 29 settembre 2009

Pillole di ignoranza

A Roma, una signora nigeriana che, giustamente, chiedeva a due ragazzotte di smettere di fumare sul bus (causa bimba asmatica in braccio e, visto anche che fumare sui bus è vietato a prescindere) è stata insultata e apostrofata, come solo i razzisti doc sanno fare. La mamma dei cretini è sempre incinta.

p.s.: sorvolo sul fatto che il marito della signora nigeriana è in carcere a Napoli...

Se lo dice lei...

Ha dovuto ammetterlo anche lei, giusto ieri, in conferenza stampa di presentazione della sua trasmissione. Ho riletto questa dichiarazione, più volte, per verificarne la bontà. Si l'ha detto. L' ha detto lei. La Serenona Dandini conferma: "Non c'è alcuna censura, fino a prova contraria, non c'è alcun bavaglio".
Nonostante questo abbiamo scoperto che l'ultima frontiera della resistenza antiberlusconiana è il cesso. Si, un gabinetto vero dove è ambientata la fiction "Lost in wc", parodia ambientata nei bagni di Palazzo Grazioli. La battuta migliore? Escort? no, sono barese...

lunedì 28 settembre 2009

Pillole di integrazione 5

"Allah è grande" e un clandestino massacra un povero frate a bottigliate. A Sanremo un tunisino di 20 anni, con precedenti e già espulso, ha ferocemente ferito un anziano religioso di 76 anni (tale Padre Riccardo). Anche lui un perfetto integrato.

martedì 22 settembre 2009

Pillole di integrazione 4

Senza parole...

L'antesignano fra i "Papi"

Dario Fo, il moralista...

dal Vangelo secondo Franca Rame:

"Io invecchiavo, lui restava il Dario di sempre, simpatico, a modo suo uomo di potere. Un afrodisiaco irresistibile specie per le giovani. E lui, a sua volta, non sapeva resistere alla diciottenne dal culo sodo"

"Gli uomini di successo anche i meno attraenti, si ritrovano le ragazze nel letto"

lunedì 21 settembre 2009

Pillole di integrazione 3

La legge italiana del del 22 maggio 1975 n. 152, all'ART.5. così recita:

È VIETATO PRENDERE PARTE A PUBBLICHE MANIFESTAZIONI, SVOLGENTISI IN LUOGO PUBBLICO O APERTO AL PUBBLICO, FACENDO USO DI CASCHI PROTETTIVI O CON IL VOLTO IN TUTTO O IN PARTE COPERTO MEDIANTE L'IMPIEGO DI QUALUNQUE MEZZO ATTO A RENDERE DIFFICOLTOSO IL RICONOSCIMENTO DELLA PERSONA.

Per questo motivo, il leader del Movimento per l'Italia, Daniela Santanchè, è stata ieri malmenata da un gruppo di fanatici islamici, ai quali ha ricordato come il velo integrale e il burqa non solo siano segni indelebili della sottomissione della donna nel mondo islamico ma, in Italia, anche un reato preciso.
Per la malcapitata, prognosi di giorni 20 (probabilmente, penseranno i soliti ben informati a sinistra, la signora avrà fatto scena come Inzaghi quando si butta in area in cerca di un rigore).
Questi buttafuori barbuti ci hanno confermato ancora una volta la loro perfetta integrazione.

p.s.: giusto per capire meglio chi sono questi "signori":

Il principio della superiorità maschile è enunciato dal Corano nella sura IV, detta al-Nisāʾ (delle donne), al versetto 34:
« Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande »

Così, in virtù di questo precetto, le donne sono private persino dei fondamentali diritti umani e civili: non godono della libertà di spostamento, della libertà di espressione e di parola; non possono procedere negli studi né tanto meno fare carriera o ricoprire cariche o posizioni di responsabilità in campo civile o religioso. Non possono decidere il proprio destino né quello dei propri figli e sono totalmente sottomesse all'uomo, da cui possono venire ripudiate (e non viceversa). Sono eventualmente costrette a convivere con altre mogli scelte dall'uomo; e sono obbligate a coprire il proprio corpo e spesso anche il viso.
La poligamia è lecita e prevista dal Corano per gli uomini (Sura "delle donne", versetto 3) con la limitazione se temete di non essere giusti con loro sposatene una sola o le ancelle in vostro possesso. Questa limitazione ha indotto alcuni commentatori modernisti ad affermare che, poiché è impossibile essere giusti con più di una donna (come è detto nella stessa sura al versetto 129) la poligamia è virtualmente illecita.
Al v. 15 della stessa sura si dice se alcune delle vostre donne avranno commesso atti indecenti portate quattro testimoni contro di loro, e se questi porteranno testimonianza del fatto, chiudetele in casa fin che non le coglierà la morte o fin quando Dio apra loro una via. Dai commentatori questa punizione s'intende abrogata dal v. 2 della sura "della Luce", in cui si afferma che l'adultera e l'adultero siano puniti con cento colpi di frusta ciascuno alla presenza di un gruppo di credenti, ma in questo caso si parla di adulterio mentre nell'altra sura si parla di atti indecenti e i commentatori non sono d'accordo se per atti indecenti debba intendersi l'adulterio.

venerdì 18 settembre 2009

Pillole di integrazione 2

La moglie perdona il padre killer, "forse ha sbagliato Sanaa" - questa la sua dichiarazione. Una perfetta integrata.

p.s.: mi sono documentato leggendo il rapporto di "Peace Reporter" sullo stato della carcerazione in Marocco. La speranza è che questo "padre affettuoso" possa scontare la sua pena in quelle carceri. Per due motivi sostanziali: il primo è che, per dirlo con estrema franchezza, di mantenere questo "padre affettuoso" mi secca, secondo, perchè le carceri marocchine devono essere particolarmente "divertenti e premurose" con i detenuti. Stando a quanto dice Peace Reporter...

p.s.2: per chi volesse leggerlo, consiglio questo articolo

giovedì 17 settembre 2009

Vicino ai nostri soldati

Sei soldati italiani sono morti questa mattina a Kabul dopo il solito vigliacco attentato dei terroristi talebani. Cordoglio e dolore per le famiglie e un vaffanculo, di cuore, a tutti coloro che stanno godendo per questo massacro.

Pillole di integrazione

Prime condanne per il reato di clandestinità. A Milano, un algerino, tale Omar Rouis, è stato condannato alla pena pecuniaria di 5.000€, poi sostituita dall'espulsione. L'uomo era già in cella per spaccio di droga. Un integrato.

A Monza un romeno 17enne è finito in carcere con l'accusa di violenza carnale ai danni di una bambina di 7 anni. Un integrato.

A Montereale Valcellina (Pd) una ragazza marocchina di 18 anni, Saana Dafani, è stata sgozzata dal padre perchè innamorata di un ragazzo italiano per giunta cristiano. Un integrato.

A Prato il sig. Mariso Mordini, di anni 72, è stato ucciso da una rom che voleva denaro. Una integrata

venerdì 11 settembre 2009

Legge sul Testamento Biologico: che sia inno alla vita

Dopo il passaggio in Senato, il testo sul “Fine Vita” approda in questi giorni alla Camera. Il forte contrasto che si è registrato nel Paese dopo la triste vicenda del caso Englaro, ha obbligato la politica a considerare come prioritario un tema etico.
E’ parere largamente condiviso agevolare l’azione del Parlamento nell’affrontare un tema tanto spinoso che è riuscito, nelle convulse fasi finali della vita della povera Eluana, a dividere l’opinione pubblica come solo divorzio e aborto erano riusciti a fare.
Quel vuoto normativo è stato, però, occupato da alcuni giudici che hanno privilegiato la richiesta di papà Englaro senza considerare, di fatto, l’articolo 2 della nostra Costituzione, ove si desume, invece, senza fraintendimento alcuno, la tutela del diritto alla vita.
Non dobbiamo, a mio avviso, essere manichei nel giudizio, come taluni illuminati progressisti, che hanno intravisto un atteggiamento umano (da parte dei giudici) ove, invece, vi è stata una semplice supplenza alle reiterate inadempienze dei precedenti legislatori.
L’incertezza e il dubbio, che in casi come questo, dovrebbero imporre un principio di prudenza, si erano in realtà trasformati in giustificazioni dell’ignavia. Non dimentichiamo che Beppino Englaro chiese un pronunciamento all’Alta Corte (ovvero seguì un percorso istituzionale, anziché affidarsi a procedure private più “spicce”) proprio per supplire all’esistente vuoto legislativo, con ciò, di fatto, costringendo la magistratura ad esercitare una funzione rappresentativa che non le appartiene.
Inoltre, una posizione critica rispetto alle scelte dei giudici non implica necessariamente un appiattimento verso le posizioni della Chiesa, come ventilato dal Presidente della Camera in una sua controversa e recente dichiarazione, ed è vieppiù svilente ridurre il dibattito ad una disputa fra “cattolici” e “laici”. Come è possibile che una delle polemiche più violente maturate una volta approvato il testo Calabrò al Senato, sia stata quella relativa al blocco dell’idratazione e dell’alimentazione di una persona che non può farlo autonomamente? Come è possibile che una norma di garanzia per una persona ammalata possa essere considerata alla stregua di un campo di battaglia che vede protagoniste forze contrapposte e distinte? Chi può essere convinto che un paziente in stato vegetativo voglia scegliere di morire di sete e considerare questo passaggio come una dolce morte?
E’ onesto ignorare l’articolo 25 della Convenzione Onu sui disabili laddove sancisce il divieto di sospensione di idratazione e alimentazione ai disabili e ai malati?
Come ci si dovrebbe comportare con quei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile o con quegli anziani colpiti da forti demenze senili? Può la loro impossibilità all’autosufficienza giustificare la negazione delle nostre cure?
Se è davvero desiderio di tutti, desiderio trasversale, giungere ad una soluzione condivisa del problema, è bene tenere in giusta considerazione questi parametri di valutazione, senza i quali, forte è il rischio di una deriva sociale che non crede alla sacralità della vita quale valore irrinunciabile per ogni uomo.

mercoledì 9 settembre 2009

Liberatela!

Da giorni non si parla d'altro. La nostra stampa non è più libera. La vogliono (anzi la vuole)uccidere, zittire, sottomettere e patapim e patapum.
Eppure sono giorni che dell'inchiesta di Bari, ad esempio, i poteri forti che fanno riferimento a Corriere e Repubblica, si parla in modo ruffiano, quasi sottovoce.
Ad esempio, il Corriere (oggi) parla (in prima pagina) delle escort a casa Berlusconi e dei relativi compensi, ma non cita se non in modo distratto cosa sta accadendo di ben più grave agli uomini di D'Alema. L'inchiesta è ben più ricca di spunti, in questa tangentopoli pugliese, delle ragazzette offerte a qualche politico locale. Ma si sa, parliamo del compianto sig. Mike (9 pagine sul quotidiano di Via Solferino) l'inchiesta di Bari non è poi così importante se guarda a sinistra. Diverso, invece, se il protagonista è il Presidente del Consiglio. Liberatela questa stampa dalla corruttibilità della politica. Liberatela questa stampa ingoiata e mal digerita dal polipo Berlusconi padrone dell'universo, del cielo e della terra. Ma fatela finita!

venerdì 4 settembre 2009

Quasi un "mistero Boffo"

La vicenda si è chiusa e mi piacerebbe non parlarne proprio più per evitare momenti di gratuita pubblicità a chi, personalmente, non credo vada concessa.
Ciò detto, vi consiglio la lettura di questo articolo che, al di là, di ogni possibile condivisione sul tema, smaschera alcuni cardini (in ambito ecclesiastico) ipocriti che è bene, a mio avviso, non siano più tali.