lunedì 26 aprile 2010

I disadattati dei centri sociali

Rieccoli, puntuali come il mutuo da pagare a fine mese, i disadattati dei centri sociali. Gentaglia, marmaglia, canizza becera e urlante. I veri, unici, premiati, incontrastati padroni della violenza in questo Paese. Loro possono traghettarsi con un camion fin sotto piazza del Duomo con l'unico scopo di fischiare, ruttare rabbia, dar sfogo al nulla esistenziale di cui son colmi.
Sfruttano le connivenze dell'organizzazione per la loro annuale pagliacciata vigliacca che offende (e non solo nel gesto) anche i reduci dai campi di sterminio.
Tutto sommato fa piacere che sia accaduto. Di certe differenze si sarà reso conto anche il presidente della Repubblica Napolitano che, attraverso un discorso alto e distensivo appena un giorno prima, auspicava un 25 aprile di riconciliazione. Accontentato.
Ci si vede l'anno prossimo!

mercoledì 21 aprile 2010

Mandatelo alla scuola differenziale

Già il 18 febbraio scorso avevo scritto di Balotelli in termini non propriamente entusiastici. Mi trovo, purtroppo, costretto a ribadire un concetto che, per la sua crescita, sarebbe bene facesse proprio anche quella parte di stampa che ne incensa costantemente (le poche) prodezze. Dopo lo spettacolo indecente offerto dal poveretto durante (e dopo) Inter - Barcellona, partita che per ogni tifoso dell'inter (come me) resterà indelebile per le emozioni e, soprattutto, il risultato finale, si pone per tutti un'unica, inequivocabile, domanda: che fare di questo caso umano?
Guadagnare troppi soldi, per qualsiasi fanciullo è cosa deleteria. Ne ero già consapevole.
Il ragazzo andrebbe fisicamente rieducato. Come ha fatto Materazzi al quale va il mio più ampio ringraziamento e sostegno.
A Moratti che lo paga, invece, suggerirei di portarlo per un paio di mesi nello stabilimento Saras in Sardegna, come apprendista ovviamente, per spiegare a questo essere insignificante cosa sia la cultura del lavoro.
Presidente, ci conto.

giovedì 1 aprile 2010

Grazie Santoro

Era già statisticamente provato che le becere cazzate di Santoro non facevano altro che portare acqua al nostro mulino. Quindi, per il futuro, mandiamo in soffitta la "par condicio" e garantiamo a Santoro la prima serata ogni giorno. A reti unificate.