lunedì 28 luglio 2008

Rosse pressioni sulle pubenda

Molti quotidiani, questa mattina, hanno ironizzato sul disastroso (in termini poltici) risultato del congresso del Partito della Rifondazione Comunista. Una analisi impietosa, dove l'unica vera protagonista è stata l'ironia. Guardando in tv quei pugni chiusi levati al cielo, figli di un passato morto e sepolto, che portano in dote il segno della sconfitta della storia ho pensato che tanto sarcasmo fosse ingiustificato. Poi, leggendo un trafiletto, su "Il Giornale" ho capito quanto fosse appropriato. Il Congresso ha stabilito che sarà rispettato (cito testualmente) "l'equilibrio di genere". Starebbe a dire il rapporto uomini/donne (stimato in 60/40%). L'amletico dubbio è nato spontaneo. Non fosse in volo verso l'Isola dei Famosi, dove sarebbe conteggiata Vladimir Luxuria?

martedì 22 luglio 2008

Fra baschi, irlandesi e balabiott

Credo sia giunto il momento di mettere un freno agli insulti verbali e non, al nostro tricolore, che il malconcio leader della Lega ci propina con la cadenza di un monsone. Che all'Umberto, dell'italico vessillo, poco importi, era risaputo da tempo, ma noi dietro quella bandiera sappiamo ancora rincorrere e scoprire dei valori, di unità, di identità di orgoglio ben rappresentati dalla nostra storia e dal nostro passato attraverso quei tre colori. A quale storia fa riferimento, invece, Umberto Bossi quando parla della Lega Nord? Se devo paragonarla a quella dei baschi (che esiste, come esite una lingua riconosciuta - il basco) o quella irlandese (che esiste, come esite una lingua riconosciuta - il gaelico) mi viene tristemente da sorridere.
E' palese che il prode Umberto può alzare tutte le volte che vuole il dito medio, ma deve ricordarsi che un Ministro della Repubblica ha l'obbligo di proporsi in pubblico con atteggiamenti di rispetto verso quella Costituzione sulla quale ha giurato e verso quella bandiera che per il Paese non è solo un simbolo ma un modo di stringersi verso ideali, per una volta, comuni. Bossi preferisce la canzone del Piave? Allora, visto che l'ultimo passaggio della canzone recita "Non passa lo straniero" ci dia una mano a ripulire questo suolo troppo spesso vessato e umiliato dagli "ospiti" (non sempre graditi) che lo calpestano. Se l'esempio è il dito medio alzato figlio di una campagna elettorale senza soluzione di continuità, si aspetti fra non molto una Padania meticcia. E' questo che vuole Ministro balabiott?

giovedì 17 luglio 2008

Il baratto

La speranza del mondo civile si è spenta con il ritorno delle bare dei due soldati israeliani rapiti in Libano, Ehud Goldwasser e Eldad Regev. Sarebbe stato un ottimo segnale per il mondo intero, e soprattutto per la credibilità politica di Hezbollah, rilasciare i due giovani israeliani. Invece, Israele ha accettato un baratto d'altri tempi. Un sanguinario assassino libero (Samir Kuntar) per i corpi dei due soldati. Mi piacerebbe conoscere il parere di D'Alema. Lui con gli assassini ci andava a passeggio.

martedì 15 luglio 2008

...e un altro per riflettere

Un altro punto di vista per meglio confrontarci su un tema tanto delicato. L'articolo pubblicato oggi da Avvenire è un ottimo contributo alla valutazione di questo caso.

lunedì 14 luglio 2008

Uno spunto per capire...

Dopo il post dedicato ad Eluana e al suo difficilissimo caso, vi invito a leggere questo articolo di Antonio Polito sul "Riformista" di oggi, all'indirizzo
Come già scritto, non ho le idee molto chiare. Eppure, questo articolo, mi appare equilibrato e non corrotto da guerre ideologiche senza alcun respiro.

giovedì 10 luglio 2008

Eutanasia o liberazione?

Il tema dell'eutanasia è da sempre fonte di scontro fra laici e cattolici. Ora, con la sentenza del giudice della Corte d'Appello, che autorizza l'interruzione del trattamento che tiene in vita Eluana, la polemica si farà feroce. Credo che, in questi casi, sia meglio tenere i toni bassi e eliminare ogni tentativo integralista. Dissolvere la matassa sarà impossibile. Per un cattolico convinto e praticante la vita è sacra, ed ogni decisione ad essa rivolta spetta solo a Dio. Per tutti gli altri, invece, c'è un elemento, la dignità umana, che lo stato di inerzia e immodificabilità del dolore, dimostrato da Eluana in tutti questi anni, perennemente scalfisce. La violenza ideologica non ci aiuta a sciogliere questo dilemma. Non credo, altresì, che il babbo di Eluana che l'ha sostenuta, aiutata, "curata", per tutti questi anni, voglia improvvisamente e irresponsabilmente procurare una infamia alla figlia. Sono pieno di dubbi e a fatica riesco a farmi una opinione certa. In questi casi solo il cuore e la pietà umana, forse, possono aiutarci a capire. Nelle parole di papà Englaro ("le staremo vicini fino alla fine, per noi genitori sarà un sollievo") leggo solo la disperazione di chi ha lottato tenacemente per 16 lunghissimi anni. Il tormento di una famiglia distrutta (e sconfitta) va rispettato. Mi preoccupa pensare che un giudice possa decidere di una vita senza un testamento biologico comprovante le volontà certe dell'individuo, ma è anche vero, altresì, che nel caso di Eluana, c'è una famiglia che meglio di nessun altro ne conosceva il pensiero. Ripeto, ho molti dubbi: è eutanasia coercitiva o pietà per una persona "morta" 16 anni fa?

mercoledì 9 luglio 2008

Il convitato Di Pietro...& C.

Sono stato ottimista. Nel post di ieri, avevo ipotizzato una canea urlante. Non immaginavo però la sconfortante sceneggiata, sguaiata, becera e puzzolente di alcuni membri "dell'intellighenzia" sinistrorsa. L'unica soddisfazione nasce dal fatto che ci è stato servito su un piatto d'argento l'ennesimo rigore politico, che, con non curanza, abbiamo depositato nell'angolino del consenso elettorale di questo attonito paese. Di Pietro e Veltroni grazie di esistere.

martedì 8 luglio 2008

Giro girotondo

E' venne il giorno del girotondo. E' giusto che l'opposizione, o meglio, una parte di essa, sfrutti anche la "piazza" per manifestare il proprio dissenso sull'azione di governo. Accade in tutte le democrazie mature, quindi, non trovo per nulla drammatico che si utilizzi questo strumento per esprimere una opinione. Il punto, però, è proprio questo: che razza di opinione emerge dal becero urlare di Di Pietro e la sua banda? Dov'è il contenuto? Siamo tornati all'antiberlusconismo d'accatto. Alla canizza urlata senza un minimo di costruzione politica. In questi giorni la deriva, davvero preoccupante, mediatico giornalistica ha abbassato la sua scure inondandoci di pulsioni morbose che poco hanno a che fare con il diritto di cronaca. Cronaca di cosa? Quale? su che fonti? su che dati? su quali testi sacri? Illazioni, illazioni e ancora illazioni che fanno comodo in un momento in cui l'opposizione allo sbando sbuffa e fatica nel reggere il ruolo, e alla minoranza parlamentare, giungono a rinforzo le truppe cammellate della carta stampata e della televisione. Quindi senza alcun progetto, armati di rancore e risentimento, il Masaniello di Montenero della Bisaccia e i suoi guappi (con le Tod's ai piedi) si ritrovano questa sera in Piazza Navona contro il governo Berlusconi. O meglio: contro Berlusconi. Una volontà politica,però, fra le righe, un pò nascosta, esiste. E' spazzare via Veltroni. Colpire il Cavaliere nell'immaginario popolare ormai stanco di queste scempiaggini, per colpire il povero Walter. Questo è il reale intendimento. Se vince il populismo di Di Pietro, sarebbero cento punti a favore del governo. In caso contrario si potrà (ci auguriamo per il bene del paese) tornare a confronatrsi con l'opposizione. Seriamente e senza veti. Il governo sta facendo molto. Alle proposte della campagna elettorale vengono sostituiti fatti concreti. Ici, piano casa, decreto sicurezza e "Robin Tax". Tutte proposte "di sinistra" che Prodi e compagni non sono riusciti mai neanche a ipotizzare.