lunedì 8 settembre 2008

Io sto con Alemanno

L'Italia è una nazione meravigliosa. E' sufficiente un distinguo, peraltro tutt'altro che illogico, per scatenare un putiferio. Mi riferisco alle polemiche su alcune considerazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno sul fascismo e le leggi razziali. Considerare le "leggi razziali" come un errore clamoroso è ormai una ovvietà. Paragonare le stesse a tutto il percorso storico del ventennio è un altro, ulteriore, errore. Storicamente, noi italiani, non siamo mai stati antisemiti e il fascismo non è mai stato il male assoluto. Le leggi razziali, di converso, rappresentano la fine politica e culturale di quel movimento. Un dono fatto al nazismo con drammatica superficialità. Irreparabile. Il fascismo, però, è stato molto altro. Non riconoscerlo equivale a sostenere le tesi false che per 50 anni ci sono state propinate dalla nostra malandata scuola. Tutte le ideologie autoritarie sono state superate e giudicate dalla storia. A sinistra, però, riguardo agli orrori comunisti, si tende ad un giudizio assolutario. Se questa è la lezione che i Tranfaglia di turno vogliono appiopparci, risponderemo (provocatoriamente) con un "ME NE FREGO"!

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