lunedì 30 marzo 2009

Giornata di un delegato - post congresso

Dal congresso fondativo del PdL ho avuto un'ulteriore conferma ad un dubbio che maturava in me già da qualche giorno: siamo sia destra che sinistra.
Dal primo intervento, venerdì scorso, di Berlusconi, al passaggio sabato di Fini, con i suoi eccessi laicisti che hanno strappato gli applausi di Repubblica e Scalfari, fino all'ultimo di chiusura del neopresidente Berlusconi, è stato chiaro a tutti che la partita politica italiana si giocarà fra i due leader del PdL. Del tutto inutile ogni altro commento, nel senso che, se la sinistra per contare ha bisogno oggi dell'appoggio di un "capo" di destra, la sua figura, la sua importanza è del tutto depauperata di significato. Ma Fini sappia una cosa, con chiarezza e senza fraintendimento alcuno: e pluribus unum: da molti, uno...e questo uno si chiama Berlusconi.

Alcune note dal congresso:
- organizzazione non particolarmente riuscita. Le navette chi le ha viste?
- catering. L'assalto all'arma bianca per il nulla o quasi nulla, se non piatti devastati dalle cavallette
i padiglioni fiera. buona, in questo caso, l'organizzazione logistica per gli accrediti. Il problema, però, è che alla stragrande maggioranza dei delegati mancava o l'accredito o la prenotazione alberghiera.
L'importante era esserci, Roma era piena di fascino, e noi orgogliosi, nel nostro piccolo, di aver fatto parte della storia (politica) del nostro paese.

Per ulteriori informazioni sul congresso PdL andate a leggere questo blog: http://www.tonio.ilcannocchiale.it/

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie