venerdì 25 gennaio 2008

Pasticcio Romano

Non conta come, ma conta che se ne sia finalmente andato. Con strascichi di polemiche varie o meno, io dico, chissenefrega. Fra un Barbato e un Cusumano che si tiran gli stracci in faccia, e non solo, e un Gramazio che stappa champagne, la vera notizia è che il peggior governo della storia della repubblica abbia sancito definitivamente la morte politica di Romano Prodi.
Ricordo il nostro eroe, quando 20 mesi addietro si presentò alla camera, con l'arroganza che lo contraddistingue, per deridere con i suoi sorrisi sarcastici, gli interventi dell'opposizione. Lui, che parla di coesione e di rispetto per le istituzioni. Ieri, no. Lo sguardo vitreo, le parole cadenzate, le movenze pacate, non sono bastate per salvargli il deretano.
Il futuro nasconde ancora delle insidie. Guardo Napolitano e non mi fido. Guardo Marini e men che meno. Siam così sicuri che le elezioni sian dietro l'angolo? In cuor mio lo spero, ma la politica è un'altra cosa.
Da destra, però, mi permetto di dire una cosa: SALUTO ROMANO!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo... Vieni a votare il cialtrone ?

Anonimo ha detto...

E Veltroni ha anche il coraggio di dichiarare al corriere : "La politica non è un mestiere, ma una vocazione che si può portare anche altrove. Invece in Italia molti escono dalla scena politica solo perché qualcuno li porta via a forza, e loro restano aggrappati al sipario come se fossero l'attrice Francesca Bertini"

Da Wikipedia:

Nel 1976, a ventun'anni, Veltroni fu eletto consigliere comunale di Roma nelle liste proprio del PCI, mantenendo questa carica fino al 1981. Nel 1987 divenne per la prima volta deputato nazionale.

www.veltronibugiardo.splinder.com