martedì 29 aprile 2008

Roma Kaputt Mundi

Il colpo di reni non c'è stato. La sinistra sprofonda nel mare di umiliazioni che hanno contraddistinto le ultime tornate elettorali. Anche Roma è perduta. O meglio l'abbiamo riportata a casa. Lontana dalle logiche di potere che hanno segnato gli anni "rutelliani e veltroniani".
Vincere nella culla del "veltronismo" ha un sapore speciale, specialmente per mano di chi, da giovane, amava cantare "il domani appartiene a noi".
Quella fase postfascista, segnata dai campi hobbit, è passata. Ora si apre, una fase nuova sia per il Paese che per la capitale stessa. An, ingabbiata dalla vittoria leghista al nord, ha risposto in modo coeso e organizzato, intercettando i voti delle classi meno agiate, come il partito di Bossi ha fatto al nord. La voglia di cambiamento si è concretizzata il 13-14 aprile con lo tsunami elettorale a favore di Berlusconi e del Popolo della Libertà. Roma è stata la ciliegia sulla torta, dove le condizioni di sciatteria, degrado e poca sicurezza hanno punito chi ha governato una città a propria immagine e somiglianza. Per Veltroni e Rutelli, ormai, Roma è Kaputt..mundi.

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