giovedì 16 aprile 2009

Finisce l'era della CGIL

E' decollata la nuova riforma dei contratti di lavoro. Quando Epifani, poi, per spiegare il suo "niet" alla Marcegaglia sottolinea come il suo sindacato sia il più numeroso, viene proprio da sorridere. Ma come, una sigla sindacale che al 60% (e sto basso) vanta fra i suoi iscritti pensionati, può essere considerata maggiormente rappresentativa rispetto agli altri, come sbandierato dal suo leader? Il superamento della piattaforma del '93 voluta allora da Ciampi, porta in dote anche un'altra novità: l'adesione (pur firmata in sede separata con Confindustria) all'accordo anche da parte dell'Ugl (sigla vicina alla destra), guidata dalla battagliera Renata Polverini. Rompere il fronte sindacale è un altro segnale di modernizzazione di questo paese, che cerca di uscire dalla bagarre (ideologica) dei contratti per sostenere, invece, un nuovo modello che veda uniti industriali e lavoratori in un responsabile progetto di sviluppo.

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