giovedì 23 aprile 2009

Non basta il disprezzo

E' con un certo disprezzo che debbo verificare come in soli 2o giorni, sono stati trovati i 750 mila € mancanti per l'organizzazione di quella cosa inutile che è il concertone del 1° maggio, fortemente voluto dai sindacati.
Perchè questi soldi, ad esempio, non sono stati utilizzati per coloro che realmente ne hanno bisogno, o ad esempio, i terremotati in Abruzzo? Disprezzare questa gente non basta.

4 commenti:

meoceo ha detto...

Caro Gamaliele,

ti sottopongo un articolo che ho appena scritto, non parla del primo maggio, ma del fenomeno delle bellezze in politica. Non fermarti alle prime tre righe, vorrei sapere cosa ne pensi - l'articolo che ho citato verso la fine del mio intervento è quasi stucchevole, quindi, se vuoi, puoi saltarlo

(tempo di lettura 2 minuti)

ciao e buona giornata,
claudio

gamaliele il fariseo ha detto...

Carissimo Claudio,
ho letto sia il tuo spunto, che l'articolo di Farefuturo (di cui ero a conoscenza).
Non vi è dubbio che l'avvento di Berlusconi nel lontano '94 abbia notevolmente cambiato l'idea e le modalità di fare politica. Che sia stata una vera rivoluzione sospetto che ormai non lo metta in discussione neanche il più acerrimo dei suoi detrattori. Ciò detto, si parla sempre troppo (e a sproposito) di quote rose. Personalmente, caro Claudio, ho sempre fatto "il tifo" per le quote grigie. Per le capacità. Ma ora pongo io un quesito a te: siamo così sicuri che tutte queste pseudo veline, letteronze, o come cavolo si chiamano, siano da considerarsi a priori delle bestie, immeritevoli, incapaci con propensione al mercimonio? Dedite esclusivamente a pratiche di "branda" con i potenti di turno (o il potente di turno, visto che è ben chiaro chi ha il ruolo dell'accusato) da scambiare poi con le candidature alle europee? Molte di queste ragazzotte non le conosco e aspetterei a dare giudizi sommari. Sono certo che nella lettura della rassegna stampa, non ti sarà scappato l'editoriale di Feltri dal titolo "Ma io dico: le veline non sono il male assoluto". In alcuni passaggi è eccessivamente provocatorio, come nello stile del direttore di Libero, ma, è bene dirlo, le ultime polemiche mi sono apparse artatamente costruite. Come al direttor di Libero. L'articolo di FareFuturo, che ho letto (e riletto) nel tuo circostanziato post, crea, a mio avviso, una decisa e precisa voglia di smarcarsi dalle decisioni del Presidente del PdL. In tempi antichi, quelli che forse tu un poco rimpiangi, si sarebbe parlato di screzi fra "correnti", dove addirittura si prendono ad esempio considerazioni come quella della Armeni (legittima ci mancherebbe altro), ma che sulla speculazione del corpo femminile ha prodotto solo stantie e noiose speculazioni femministe. Dico, possiamo andare oltre? Vediamo prima di tutto quante saranno queste pseudo veline. Le liste si consegnano entro stasera alle ore 20. Godiamoci questo gossip stopposo. Al fine, le vedremo sul campo, e li potremo non solo bearci di tanta bellezza, ma anche giudicarle senza pietà. Con la giusta serenità. Grazie Claudio del tuo sempre valido contributo.

Schmetterling ha detto...

Nessun pregiudizio nei confronti delle nominate o nominande, figuriamoci, sono donna e pro ‘quote rosa’ (anche se lo ritengo un triste rimedio, preferendo senza dubbio anche io le ‘quote grigie’).
Plaudo però all’articolo di Claudio: la questione è quella del “processo di selezione delle figure politiche”. Ritengo che si dovrebbe scegliere, in prmis, tra chi di esperienza nella politica ne ha fatta (ad esempio le molte persone valide che lavorano, magri nell’ombra, nelle Segreterie di Partito e che negli anni hanno dimostrato di avere testa e capacità), in secundis, tra chi, pur non avendo esperienza di politica, ha comunque dimostrato qualità intellettive egregie, almeno nel campo che è proprio. Cosa si può trovare tra le soubrette, o meglio “veline, letteronze, o come cavolo si chiamano”? La politica non è un mestiere facile, se la si fa con serietà ed impegno.Su dài, caro Gamaliele, diciamoci la verità…

gamaliele il fariseo ha detto...

Quante sono le "pseudo veline" nelle liste?
Una, la Matera, se vogliamo considerarla tale perchè ha partecipato a qualche trasmissione, che a dirla tutta, è giornalista professionista ed ha già lavorato per la Rai. Lara Comi, lavora per una multinazionale, Licia Ronzulli lavora all'Ospedale Galeazzi, ed è da sempre impegnata nel volontariato. Di cosa stiamo parlando?